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Ecobonus 110%

Che cosa significa effcientamento energetico ?

Efficientare è un modo per raggiungere uno stesso risultato con un minore impiego di risorse.
Si compone di azioni mirate alla programmazione, pianificazione, progettazione e realizzazione che permettono un minore consumo energetico, garantendo quindi per ogni processo richiedente energia un minor quantitativo della stessa, raggiungendo comunque il medesimo risultato finale.
Il concetto di efficientamento energetico va visto nel suo complesso, cioè non limitandosi ad un mero concetto quantitativo dell’energia utilizzata dal sistema, ma grazie ad una evoluzione qualitativa delle fonti, si arriva al duplice risultato di un prodotto qualitativamente superiore sia in termini di tipologia di energia utilizzata sia di risparmio della stessa.
Il primo passo è quello di valutare i consumi per conoscere attentamente la migliore tipologia di soluzioni tecniche da poter utilizzare e ottenere una stima precisa dei risparmi.

Come si calcola?
Un metodo facile, rapido ed intuitivo per il calcolo dell’efficientamento energetico si basa sui comportamenti passati. In tal modo sarebbe possibile calcolare i possibili interventi da poter introdurre per assicurare un minore impatto ambientale e un maggiore livello di efficienza.
Un altro metodo di calcolo si basa sul fabbisogno, il quale, una volta chiarito permette un rapido calcolo del consumo di energia necessaria al suo soddisfacimento, e quindi venire a conoscenza del tipo di consumi e spese a cui tale sistema andrà incontro e intervenire per migliorarne l’efficienza.
Quali sono i settori di intervento?
L’efficientamento energetico opera in tutte le aree interessate al risparmio e alla riduzione dei consumi, applicando soluzioni diverse e personalizzate in base al settore in cui l’energia verrà utilizzata.L’efficienza energetica opera in maniera diversa da settore a settore ciò varia in base all’obiettivo del consumatore e alle sue esigenze di risparmio.

Alcuni dei settori di intervento:

Piccola-Media Impresa
Il concetto di successo economico si è lentamente ridimensionato, puntando molto di più su di un successo strategico che puramente economico, ponendo al primo posto non più il volume di ricavi ma il contenimento dei costi, passando da un concetto di pura efficacia ad uno di pura efficienza.
Una corretta gestione e una riduzione dei consumi conducono ad uno strumento strategico, che permette un elevato livello di qualità e un considerevole risparmio di risorse, solida base per il contenimento dei costi.

Edifici pubblici
In materia di efficientamento energetico chi è chiamato a dare il buon esempio sono le pubbliche amministrazioni, le quali svolgono essenzialmente due ruoli: consumatore e modello. Devono agire in maniera tale non solo da operare con un considerevole risparmio ma fungere da traino per l’adozione di soluzioni tecniche che mirino alla sostenibilità ambientale ed energetica.
L’obiettivo principale è stabilire anche nella mente dei cittadini una forte coscienza ambientale, far si che iniziare da una piccola realtà come gli enti pubblici possa scaturirne un effetto ancora più grande.

Illuminazione pubblica
Il settore dell’illuminazione pubblica è ad oggi una delle voci più consistenti nell’ambito della spesa energetica. E’ stato stimato che processi di efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica possono portare a benefici in termini di riduzione di costi e consumi, tramite una riqualificazione degli impianti e un relativo miglioramento prestazionale. L’obiettivo  di ogni amministrazione è stabilire in fase progettuale nuovi impianti di illuminazione, unita alla riqualificazione degli esistenti, in termini di efficienza energetica.

Privato cittadino
Sono sempre più infatti le case che si stanno dotando di sistemi energetici rinnovabili o a basso consumo, ovvero dei sistemi che garantiscano comunque prestazioni all’altezza con un livello di sostenibilità maggiore, con un risparmio di energia e denaro destinato ad aumentare nel tempo. Nel suo piccolo anche il cittadino privato sta muovendo i primi passi verso l’efficientamento energetico.

Come monitorare?
Il primo passo da compiere per raggiungere un pieno efficientamento energetico è la raccolta di informazioni precise e puntuali per mettere il consumatore nella condizione di conoscere il proprio livello di consumo. La corretta stima, infatti, permette di capire in quali aree è necessario intervenire tempestivamente e come intervenire al meglio.
L’efficienza si ottiene non solo installando le corrette tecnologie e dispositivi a basso consumo, ma è necessario anche il corretto monitoraggio degli stessi al fine di ottimizzarne i consumi. I contatori svolgono un’ottima funzione di manutenzione predittiva, consentendo di porre un immediato rimedio a problemi, anomalie e picchi di potenza, evitando di conseguenza che possano riflettersi negativamente sia sull’impatto ambientale che sul bilancio.

Quanto permette di risparmiare?
Una classe energetica F, ad esempio, consuma al metro quadro 5 volte di più di un edificio in classe A, rappresentando quindi una spesa consistente per riscaldare un edificio e un inquinamento piuttosto elevato.
Un edificio in classe energetica G, la più bassa, può consumare fino a 15 litri di combustibile, ossia € 25 al metro quadro, mentre un edificio di classe A registra dei consumi tra 1 e 3 litri, il che vale a dire €3 al metro quadro.
L’efficientamento energetico produce vantaggi considerevoli e visibili in termini monetari evitando tutti gli spiacevoli inconvenienti di un edificio in classe bassa, considerando inoltre il notevole risparmio di risorse e il conseguente beneficio del nostro pianeta e delle sue risorse naturali.

Quanto impatta per l’ambiente?
L’efficientamento porta ad una diminuzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica e una conseguente riduzione dell’inquinamento. Ci si sta sempre più spostando da un sistema energetico basato sull’utilizzo di combustibili fossili e sugli sprechi ad un sistema fondato sulle energie rinnovabili, coniugando in tal modo risparmio, energetico ed economico, e salvaguardia ambientale.

Detrazioni per efficientamento energetico: gli interventi ammessi, le aliquote,  i superbonus e la cessione del credito!
La Legge di Bilancio 2018 ha prorogato la possibilità di usufruire delle detrazioni per efficientamento energetico, ma sono cambiate le regole rispetto al passato, sia per quanto riguarda le aliquote di detrazione, sia per le modalità di cessione del credito.

L’agevolazione fiscale per il risparmio energetico consiste in detrazioni dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.

Le detrazioni sono riconosciute se le spese sono state sostenute per la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi), l’installazione di pannelli solari, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, ecc.

Indipendentemente dalla data di avvio degli interventi cui le spese si riferiscono, per l’applicazione dell’aliquota corretta (50, 65, 70, 75%) occorre far riferimento:

– Alla data dell’effettivo pagamento (criterio di cassa) per le persone fisiche, gli esercenti arti e professioni e gli enti non commerciali;
– Alla data di ultimazione della prestazione, indipendentemente dalla data dei pagamenti, per le imprese individuali, le società e gli enti commerciali (criterio di competenza).

Quando gli interventi consistono nella prosecuzione di lavori appartenenti alla stessa categoria, effettuati in precedenza sullo stesso immobile, ai fini del computo del limite massimo della detrazione occorre tener conto anche delle detrazioni fruite negli anni precedenti.
Super bonus 110%

Il nuovo D.L. "Rilancio" (clicca qui per leggerlo) riconosce una maxi – detrazione nella misura del 110% delle spese, documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per specifici interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici ( ecobonus), la riduzione del rischio sismico ( sismabonus) e per interventi ad essi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Super Ecobonus: gli interventi ammissibili

Gli incentivi spettano, in primis, per gli interventi di efficientamento energetico di cui all’articolo 14 del D.L. n.63/2013, (clicca qui per leggerlo) ma non per tutti. Lo stesso D.L. "Rilancio" fornisce un puntuale elenco di quelli ammissibili.

Isolamento termico: si potrà beneficiare della maxi detrazione per gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali ed orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un0incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo. In tal caso, la detrazione sarà calcolata su un ammontare complessivo non superiore a euro 60.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. I materiali isolanti utilizzati, tuttavia, dovranno rispettare i criteri ambientali minimi disciplinati dal decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017.

Impianti di climatizzazione:  la maxi detrazione spetta anche per quegli interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria:
A condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto;
A pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di microrigenerazione.
La detrazione, in tal caso, è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.
La maxi detrazione spetta anche per gli interventi sugli edici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi geotermici, anceh abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microrigenerazione.

Impianti fotovoltaici: per l'installazione di impianti solari fotovltaici connessi alla rete elettrica su edifici ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettere a), b), c) e d), del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, (clicca qui per leggerlo) la detrazione spetta fino ad un ammontare complessivo delle stesse spese non superiore a euro 48.000 e comunque nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, semprechè l’installazione degli impianti sia eseguita congiuntamente ad uno degli interventi agevolati con l’ecobonus. La detrazione è riconosciuta anche per l’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati con la detrazione, alle stesse condizioni, negli stessi limiti di importo e ammontare complessivo e comunque nel limite di spesa di euro 1.000 per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema di accumulo.
Tali detrazioni sono subordinate alla cessione in favore del GSE dell’energia non auto-consumata in sito e non sono cumulabili con altri incentivi pubblici o altre forme di agevolazione di qualsiasi natura previste dalla normativa europea, nazionale e regionale.

Altri interventi: infine, l’aliquota al 110% si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico di cui all’articolo 14 del decreto-legge n.63 del 2013 ( convertito, con modificazioni, dalle legge n. 90/2013 - clicca qui per leggerlo) nei limiti di spesa previsti per ciascun intervento di efficientamento energetico previsti dalla elgislazione vigente, ma solo a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi menzionati nei precedenti paragrafi.
Il credito di imposta corrispondente all’ecobonus può essere ceduto da tutti i soggetti che sostengono le spese per la riqualificazione energetica degli edifici, compresi coloro che non potrebbero fruire della corrispondente detrazione in quanto l’imposta lorda è assorbita dalle altre detrazioni o non è dovuta ( incapienti). Possono cedere l’ecobonus anche i soggetti IRES e i cessionari del credito che possono, a loro volta, cedere il credito ottenuto.
La cessione del credito d’imposta deve essere limitata a un solo passaggio successivo a quello effettuato dal contribuente titolare del diritto.
Il credito può essere ceduto a privati collegati al rapporto che ha dato origine alla detrazione. Si tratta di fornitori che hanno effettuato l’intervento, ma anche altri soggetti, come organismi associativi, inclusi consorzi e società consortili, anche se partecipati da soggetti finanziari. Questi ultimi non devono però detenere il controllo dei consorzi o delle società, né una quota maggiorata.
La cessione dell’ecobonus può avvenire anche nei confronti delle Energy Service Companies ( ESCo ), cioè società che effettuano interventi per l’efficientamento energetico accollandosi il rischio finanziario, e delle Società di Servizi Energetici ( Sse) che offrono servizi integrati per la realizzazione e l’eventuale successiva gestione degli interventi di risparmio energetico.
TUTTI I SERVIZI OFFERTI DALLA NOSTRA SOCIETA'
La nostra società è in grado di garantire un servizio completo a tutti gli interessati: dai proprietari degli immobili alle imprese che vogliono eseguire i lavori.
Forniamo:
  • assistenza operativa nel coordinamento delle figure professionali coinvolte;
  • consulenza alle imprese per la cessione del credito di imposta a due E.S.Co. a noi affiliate;
  • svolgimento di tutte le pratiche burocratiche obbligatorie per legge per il corretto ottenimento dell’Ecobonus al 110%;
  • contatti con le imprese sparse sul territorio;
  • contatti con amministratori di condominio;

Operiamo con due società E.S.Co. ( energy saving company) nostre affiliate interessate ad investire nel nuovo D.L. rilancio Ecobonus al 110%, che operano nel settore dell’efficientamento energetico da diversi anni. A differenza della maggioranza delle E.S.Co. e della totalità degli Istituti di Credito, che acquistano il credito di imposta solo una volta che questo si trova nel cassetto fiscale dell’impresa che ha svolto a proprie spese i lavori sugli immobili, le due società con le quali operiamo hanno scelto un metodo che favorisce le imprese: l’acquisto del credito di imposta cedibile viene effettuato con acconto inziale sui lavori da svolgere ( secondo preventivo approvato) e con pagamento a stato avanzamento lavori ( a 30 giorni). La scelta mirata di tale procedura garantisce una maggiore tranquillità alle imprese coinvolte, che possono operare senza distrazioni, e fornire cosi un prodotto finito di eccellenza per i committenti.

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